Iniziamo a conoscere il primo Black, Giovanni Frascarelli.
Sulla sinistra Giovanni Frascarelli |
Sono quattro anni che gioco con i Black Rose proveniente dalla fusione con la mia vecchia squadra la SPQR MMIX. Qui sono cresciuto notevolmente come giocatore ed anche iocredo come persona. L'aver avuto a fianco giocatori di qualità e calibro elevato mi ha permesso di migliorare la mia visione e la qualità di gioco in tempi davvero stretti. Mi aspetto, innanzitutto, di continuare a migliorare e di veder crescere questo gruppo in modo da arrivare a livelli mai raggiunti fino ad ora.
Da sinistra a desta, Fabio Cocchi, Enrico Guidi, Severino Gara, Andrea Strazza e Giovanni Frascarelli |
Seconda domanda: vieni anche tu dal mitico Subbuteo? Oggi cosa preferisci e con che materiale giochi?
Certo, sono anche io un ex giocatore di Subbuteo degli anni 70! Il mio primo torneo di Subbuteo lo disputai nel 1976 a L'Aquila contro il mitico e storico Darkey Valley Club L'Aquila dei fratelli
Gola, di Pezzopane, Antiga ed altri...
Certo, sono anche io un ex giocatore di Subbuteo degli anni 70! Il mio primo torneo di Subbuteo lo disputai nel 1976 a L'Aquila contro il mitico e storico Darkey Valley Club L'Aquila dei fratelli
Gola, di Pezzopane, Antiga ed altri...
All'epoca giocavo con il Club Adriatico Subbuteo Pescara che, dopo il mio ritiro, ha visto crescere campioni del calibro di Stefano De Francesco, Massimo Nastasi, Andrea Di Vincenzo, Claudio Dogali, detto Mr. Extremeworks.
Oggi gioco a calcio da tavolo. Le basi che meglio si adattano al mio gioco, sono le C3M e le mie squadre da torneo sono il Pescara o la Juventus.
Terza ed ultima domanda. In FISCT ed in generale tra gli appassionati del Subbuteo e del Calcio da Tavolo si discute molto di under e di giovani e giovanissimi. Che opinione ti sei fatto a riguardo?
Guarda, io non mi occupo direttamente del trovare nuove leve per questo appassionantissimo gioco/sport, ma penso che sia sicuramente una gran bella cosa portare i ragazzi ad allontanarsi dai video giochi, aridi e che spesso rendono più difficili i processi di socializzazione. Ammiro moltissimo chi lo fa e si impegna a questo scopo e molti miei compagni di squadra sono tra di loro.
Personalmente spero di riuscire a far appassionare e coinvolgere almeno uno dei miei tre figli e sono convinto di avere ottime possibilità di riuscita a breve. Poi, se son... rose nere, fioriranno!
Credo che la strategia vincente sia anzitutto farsi vedere, andare nelle scuole, nelle parrocchie, negli oratori, in tutti gli spazi aggregativi e mostrare quanto sia bello e divertente stare insieme ad altri amici e condividere, dal vivo, una passione per uno sport bello come il nostro!
Grazie Giovanni, per le risposte e per le foto! Buon Subbuteo!
Nessun commento:
Posta un commento